Ox Fanzine (Germania), aprile/maggio 2019

“Dieci canzoni dominate da tastiere fresche che vengono direttamente dal garage, e musica tra Jam, Small Faces e naturalmente The Who. Nessuna traccia di chitarra, ma non se ne sente per nulla la mancanza. 8/10”

Blow Up, marzo 2019

“Ma i Rudi, pur essendo – come recita fieramente il titolo – ‘fuori tempo massimo’, non sono un gruppo passatista. Le loro canzoni prendono le pur dichiarate influenze Sixties e le calano nella contemporaneità con una smaccata vena pop. 7/10”

La Musica Ska, 20 marzo 2019

“Un buonissimo disco che conferma quanto di interessante i Rudi avevano proposto nel primo album, continuando a divertirsi ed esaltarsi con il gran groove impastato dal combo basso-hammond-batteria, consolidando il proprio nome come uno dei più freschi e originali del sottobosco modernista italiano.”