“Dieci canzoni dominate da tastiere fresche che vengono direttamente dal garage, e musica tra Jam, Small Faces e naturalmente The Who. Nessuna traccia di chitarra, ma non se ne sente per nulla la mancanza. 8/10”
“Ego Trip” e “Disperata” nella playlist di Segnali di Fumo, su Radio Vicenza Underground.
“In un lotto espressivo di gran freschezza I Rudi hanno l’innegabile merito di saper manipolare formulazioni retrò con adeguata pertinenza, come se avessero vissuto il beat anni ’60 in prima persona.”
“Ma i Rudi, pur essendo – come recita fieramente il titolo – ‘fuori tempo massimo’, non sono un gruppo passatista. Le loro canzoni prendono le pur dichiarate influenze Sixties e le calano nella contemporaneità con una smaccata vena pop. 7/10”
“Fuori tempo massimo è un disco che ti accomoda immediatamente su una bella Mini e ti fa partire per una serata di bevute e chiacchiere fino alla fine della notte. Se a voi farà l’effetto che ha fatto a me, vedrete che botta. 80/100”.
“Un buonissimo disco che conferma quanto di interessante i Rudi avevano proposto nel primo album, continuando a divertirsi ed esaltarsi con il gran groove impastato dal combo basso-hammond-batteria, consolidando il proprio nome come uno dei più freschi e originali del sottobosco modernista italiano.”
“E poi fanculo non sarò mai fuori tempo massimo né lo saranno mai i Rudi perché hanno un gran bel nome, scrivono ottime canzoni, sono modernisti e stilosi (di Fred Perry vestiti) per questo saranno sempre giovani e belli.”
“Hammond, ritmi da ballare, stile (obbligatorio) e una grande serie di canzoni ultra catchy, ma non solo! Un sacco di cuore! Di groove, di soul, e altro ancora!”
“Questo “Fuori Tempo Massimo” è un album, fresco, allegro, mod in tutto e per tutto. Una piacevole conferma da parte del trio milanese, che sa essere incisivo e accattivante pur mantenendosi a debita distanza da “ciò che va di moda”.” 7.5/10
“In 33 minuti i Rudi regalano una scarica di energia frizzante, spensierata e contagiosa che evoca un pizzico di nostalgia, pur rifuggendo gli stereotipi. Fuori tempo massimo. Ma qui e ora. 75/100”.
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