“Nient’altro che routine” nelle mani di Graham Day e Allan Crockford (The Prisoners)

L’avvenimento della settimana (e oltre) è stato il seguente: sabato scorso hanno suonato al Festival Beat di Salsomaggiore (stupendo come sempre) Graham Day & the Forefathers, ovvero il cantante/chitarrista/fondatore/compositore/mito dei Prisoners con il fido Allan Crockford al basso (anche lui nei Prisoners) e Wolf Howard (Prime Movers) alla batteria. Manco a dirlo un concerto da panico, memorabile a dir poco per chi non li aveva mai visti, e nonostante non fossero headliner (immeritatamente) hanno mandato a casa tutte le band prima e dopo. In scaletta molti brani dei Prisoners, tra cui la magnifica “Whenever I’m gone” e in chiusura, ovviamente, “Melanie”. Sì, quella, quella che sta anche nel nostro disco con testo in italiano. Preso il coraggio a due mani dunque, con la fondamentale intermediazione di Luca Frazzi, direttore di SottoTerra e autore della foto qui sotto, il sottoscritto (Silvio) dopo lunga attesa si dirige nel backstage per interloquire con la band e consegnare il suddetto disco, spiegando in un inglese più approssimativo del solito della presenza di questa rilettura in italiano e del fatto che nonostante non abbiamo la chitarra non siamo una band prog: insomma un fiume di parole agitate e sconclusionate che speriamo non facciano desistere Graham e Allan dall’ascolto dell’album… e chissà se la nostra “Melanie” gli piacerà!